Perché vendere online all’estero?
Scopri perché vendere online all’estero può aiutare a migliorare i risultati della tua attività
Uno dei principali vantaggi dell’utilizzo di Internet è la riduzione delle distanze: questo beneficio può essere esteso anche al campo delle vendite. Grazie al digital retail, infatti, ciascun seller può raggiungere clienti provenienti da tutto il mondo in poco tempo e senza grandi sforzi.
Chi ha un’attività, tuttavia, sa bene quanto la scelta del target di clienti influisca sull’architettura dell’azienda. Espanderlo oltre confine significa maggiore probabilità di successo, ma anche dover far fronte a un incremento degli oneri legati alla logistica, all’ambito legale e tanto altro. Alla luce di queste limitazioni, perché vendere online all’estero è comunque considerata un’alternativa valida?
Perché vendere online all’estero: gli aspetti a cui prestare attenzione
Qualsiasi sia il tipo di prodotto venduto o le dimensioni di un’azienda, iniziare a vendere online all’estero è sempre rischioso. Può accadere, ad esempio, che i risultati delle vendite dei prodotti non siano abbastanza positivi da bilanciare l’aumento delle spese. Non è scontato, infatti, che una strategia di mercato continui a funzionare se applicata a un altro contesto.
Quando si sceglie di stravolgere il target di clienti bisogna considerare i limiti presenti, sia in termini culturali che legali. Per superarli, è necessario imparare a conoscere il mercato e il substrato sociale degli acquirenti. Avere consapevolezza di questi aiuta a stilarne dei profili più precisi, utili ad affinare le strategie di fidelizzazione e non solo.
Gestire completamente a distanza le vendite è impossibile, perciò è essenziale trovare dei collaboratori in loco con i quali stabilire un rapporto di fiducia. Per raggiungere quest’obiettivo è fondamentale avere una comunicazione di elevata qualità e quindi conoscere bene la lingua del Paese da raggiungere.
L’aspetto legale, tuttavia, resta quello più importante: non conoscere completamente le regole legate alle modalità di vendita può avere diverse conseguenze sull’attività. Commettere degli errori in questo caso potrebbe portare il venditore a ricevere sanzioni in presenza di illeciti ma anche a perdere delle importanti opportunità, qualora delle strategie non accettate altrove siano ammesse nel nuovo ambiente.
Perché vendere online all’estero: i vantaggi della vendita online
Estendere le proprie vendite all’estero ha anche dei vantaggi. Il primo è legato all’espansione del target di clienti: vendere in più Paesi significa sicuramente avere maggiori possibilità di guadagno in quanto i prodotti sono visualizzati da più persone. Ad essere migliorata è anche la resilienza dell’attività ad eventuali periodi di crisi, poiché un’azienda che compete su più mercati non dipenderà esclusivamente dalle sorti economiche e finanziarie di un’unica nazione.
Conoscere il panorama del mercato internazionale permette inoltre al venditore di ricevere costantemente nuovi stimoli. Quest’aspetto può favorire la crescita dell’azienda ed è quindi uno step fondamentale per tutte le attività che desiderano puntare in alto.
Le regole da seguire per vendere bene
Dopo aver analizzato i pro e i contro è evidente quanto vendere online all’estero possa essere importante soprattutto per le aziende che desiderano crescere. Farlo nel modo corretto però aiuta a ridurne i rischi.
Prima di iniziare a costruire il proprio negozio online è necessario compiere due passaggi:
- Studiare il profilo del mercato all’interno del quale si vuole penetrare, i dati dei principali competitors e il substrato socio-culturale dei clienti. Questo permette non solo di centrare la tipologia di merce venduta, ma anche e soprattutto di calibrare le strategie di marketing. Conoscere le differenze tra i mercati aiuta a vendere i prodotti più amati al prezzo più adatto, mentre approfondire il background degli acquirenti consente di promuovere la merce nel modo migliore. Il risultato di quest’approccio combinato è sicuramente una maggiore visibilità della merce, da cui conseguono guadagni più alti
- Definire la modalità di vendita scegliendo tra e-commerce e marketplace. La principale differenza tra e–commerce e marketplace risiede nelle responsabilità legate al venditore: per questo motivo, tale decisione è influenzata dal livello di esperienza del seller. Nel caso di un e-commerce, tutte le operazioni coinvolgono il cliente finale e il venditore, il quale deve provvedere alla gestione del magazzino, all’organizzazione della logistica e alla promozione dei prodotti. In un marketplace, invece, sono tre gli attori in gioco: il proprietario del marketplace, i clienti e i venditori. Questi ultimi presentano un numero minore di responsabilità, poiché la maggior parte (o la totalità) degli oneri gestionali ricadono sul proprietario del marketplace
Dopo aver effettuato un’attenta analisi dei rischi e aver elaborato una strategia adatta al proprio livello di esperienza è necessario passare dalla teoria alla pratica.
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