Aprire un e-commerce: quando serve la partita IVA?

Vuoi aprire un e-commerce? Scopri quando serve la partita IVA e quali sono gli altri step fondamentali per intraprendere un’attività

I dati parlano chiaro: sono sempre di più le attività che scelgono di aprirsi alle modalità di vendita blended o esclusivamente online. Secondo gli ultimi dati raccolti da ANSA.it, nel 2022 le vendite al consumo online hanno subito un incremento del 14% , raggiungendo una soglia di guadagno totale pari a 45 miliardi di euro.

Queste cifre da capogiro sembrano suggerire un unico messaggio: aprire un e-commerce può davvero aiutare un’azienda a risollevare le proprie sorti. Farlo, d’altronde, non è così difficile: basta un sito e-commerce adatto alle proprie esigenze, una discreta conoscenza dei trend del mercato di appartenenza, un po’ di dimestichezza con la burocrazia e – nella maggior parte dei casi – una partita IVA.

Cos’è un e-commerce?

Un e-commerce è un negozio online attraverso cui è possibile vendere qualsiasi tipologia di prodotto. Esistono diverse categorie di attività online e si distinguono in funzione delle parti che si contrappongono in un processo di vendita. Le principali sono:

• Consumer to business (C2B), in cui il cliente vende un servizio o un prodotto all’azienda
• Consumer to consumer (C2C), in cui il cliente fornisce un servizio o un prodotto a un altro cliente e l’azienda funge da intermediario
• Business to consumer (B2C), in cui l’azienda vende un servizio o un prodotto al cliente
• Business to business (B2B), in cui l’azienda fornisce un bene o un servizio a un’altra azienda

Il modello di business più utilizzato è sicuramente il B2C, su cui si basano tutte le attività dedite alla vendita al dettaglio e alla vendita di servizi.

E’ sempre necessario aprire una partita IVA per vendere online?

Prima di passare alla costruzione dell’e-commerce vero e proprio bisogna adempire ad alcuni doveri burocratici legati soprattutto alla fatturazione dei futuri guadagni. Uno dei primi dilemmi riguarda la Partita IVA: è sempre necessario aprirne una? La risposta è “dipende dai tuoi obiettivi”.

La partita IVA non è altro che un codice che identifica un’attività, una società o un libero professionista ed è in generale obbligatoria per tutti coloro che offrono prestazioni non occasionali, continuative e organizzate. Un professionista o un’attività sprovvisti di partita IVA possono quindi effettuare solo prestazioni occasionali, le quali hanno dei grandi limiti in termini di durata e di guadagno. Tale modalità dovrebbe essere utilizzata solo ed esclusivamente dai neofiti per “tastare” il mercato senza investimenti prima dell’avvio della propria attività.

In altre parole, la partita IVA è un requisito fondamentale per tutti gli e-commerce che desiderano vendere in maniera stabile. Aprirne una è piuttosto semplice: basta compilare e presentare il modello AA9/7 all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate più vicino oppure in via telematica. In questo modulo dev’essere indicato:

• il codice ATECO, cioè il numero identificativo della tipologia di attività o professione di riferimento.
• il regime fiscale da adottare. Esso può essere forfettario o ordinario: il primo risulta particolarmente vantaggioso per le nuove aziende poiché ne alleggerisce il carico fiscale, mentre il secondo è dedicato ad aziende dai fatturati maggiori

Come aprire un e-commerce di successo in poche mosse

Ogni e-commerce rappresenta una vera e propria vetrina online: una volta risolte le questioni burocratiche, è necessario impegnarsi affinché il proprio shop risulti efficiente e accattivante. Tale aspetto diventa di cruciale importanza soprattutto se si sceglie di entrare in un mercato particolarmente competitivo, in cui ogni minimo dettaglio può fare la differenza.

Numerosi servizi E-Commerce – come WooCommerce e Shopify – consentono di costruire il proprio negozio online step by step senza grandi investimenti di risorse. Utilizzare software di questo tipo è altamente consigliato, soprattutto se si desidera procedere in autonomia e in assenza di competenze approfondite di web design.

Attraverso questi servizi è possibile inserire i dati fiscali del gestore, le foto dei prodotti e tutte le informazioni correlate, modificare il template del negozio, seguire le principali statistiche e gestire i metodi di pagamento. Ma non è finita qui: il segreto per un’attività di successo risiede nelle sue strategie di marketing.

Un buon e-commerce deve poter raggiungere il target di clienti più opportuno, al momento giusto e secondo le modalità più consone. Per ottimizzare tale aspetto è necessario non solo focalizzare le vendite su una categoria ristretta di prodotti, ma anche osservare e contestualizzare i dati ricavati dalle interazioni.

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Aprire un e-commerce consente di ingrandire il target di clienti, aumentare le vendite e non solo: vendere online permette anche di potenziare i vantaggi legati a ogni singolo evento. Le interazioni cliente-prodotto possono infatti essere raccolte sottoforma di dati utilizzabili al fine di costruire delle strategie di marketing più mirate, migliorando così le prestazioni aziendali. Ma non è tutto: dietro ciascun prodotto venduto vi sono decine di processi da allineare, informazioni da aggiornare e bilanci da effettuare. Gestire tutti questi aspetti può essere molto difficile se non si dispone del giusto alleato: affidati a Semplisio per mantenere alto il focus sui tuoi obiettivi.

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